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ASCOLTO, CULTURA, IDENTITA'. L'INTERVENTO CLINICO NEI CENTRI DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA SECONDO UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE.

Il 27 Ottobre a Modena presso la Residenza Universitaria S. Filippo Neri, sala Manifattura, Via Sant'Orsola 52 MAX 70 PARTECIPANTI

I contenuti del seminario si organizzano intorno all’analisi delle 4 dimensioni che si mescolano nell’esperienza dei richiedenti asilo in accoglienza nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS): 1. La dimensione istituzionale, che descrive il processo di burocratizzazione a cui è sottoposto il paziente richiedente asilo che si incontra nei servizi di psicologia. Tale dimensione include la rete degli enti che gestiscono i passaggi legali della richiesta d’asilo (la Prefettura, la Questura, la Commissione Territoriale, ecc.), ma anche le regole dello specifico Centro di Accoglienza Straordinario in cui il richiedente asilo è accolto. 2. La dimensione socio-culturale, comprendente gli aspetti psicosociali e culturali dentro cui è immersa e socialmente rappresentata la categoria dei richiedenti asilo, nel contesto territoriale e in quello nazionale di accoglienza. 3. La dimensione interpersonale, che racchiude le relazioni che il paziente richiedente asilo instaura con le figure di riferimento nell’accoglienza presso il centro (operatori, coordinatori di progetti, associazioni di volontariato, autoctoni, ecc.). Tale dimensione include anche la rete dei servizi socio-sanitari che si costruisce intorno al processo di cura (medici, psichiatri, specialisti, infermieri, ecc.). Le precedenti dimensioni rappresentano sia fattori partecipanti che fattori precipitanti della seguente ultima dimensione: 4. La dimensione intra-psichica, inerente all’esperienza più intima del paziente richiedente asilo, caratterizzata da una narrazione pre-migratoria, da un viaggio, fatto di aspettative, fatiche, speranze e di un’esperienza post-migratoria: tutte potenzialmente di natura traumatica. 5. si aggiunge infine la dimensione emozionale degli operatori che operano nel progetto, che sperimentano il pericolo e i vissuti del burn out in relazione alle dimensioni culturali che fanno da contesto al tema dell’immigrazione e dell’accoglienza, in particolare rispetto alle forme implicite, sottili e quotidiane del razzismo come fenomeno psico sociale. 5. si aggiunge infine la dimensione emozionale degli operatori che operano nel progetto, che sperimentano il pericolo e i vissuti del burn out in relazione alle dimensioni culturali che fanno da contesto al tema dell’immigrazione e dell’accoglienza, in particolare rispetto alle forme implicite, sottili e quotidiane del razzismo come fenomeno psico sociale.